Direttiva EU 2019/904
IL FUTURO DELLA
PLASTICA MONOUSO

Direttiva EU - Quale sarà il futuro degli articoli monouso?


Che cos’è la direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 (Parlamento Europeo e del Consiglio, 2019) sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente e cosa significherà per Polo Plast?

Il Parlamento Europeo ha deciso di emanare una direttiva con l’intento di risolvere il problema dell’enorme quantità di plastica rinvenuta sulle spiagge o negli ambienti naturali, andando a correggere quella che è stata individuata come la radice dell’inquinamento da plastica, ovvero l’immissione sul mercato di determinati oggetti.

Anzitutto c’è da dire che la plastica è una risorsa. Quello che dovremmo correggere è il nostro comportamento come utilizzatori finali. La raccolta differenziata è un dovere morale oltre che un obbligo di legge. Ogni cittadino deve impegnarsi a contribuire alla corretta gestione dei rifiuti, in quanto la plastica, se correttamente conferita può essere riciclata e riutilizzata all’infinito.

La prima azione di Polo Plast per l’ambiente, risalente a una decina di anni fa e che è ancora in essere, è stata la scelta di produrre articoli biodegradabili. Aggiungendo un additivo, l’ECM BIO, al materiale plastico di partenza, si ottengono articoli che necessitano di tempi inferiori per la degradazione.

Già dal 2015 Polo Plast produce articoli compostabili, che non sono di plastica ma a base di un polimero naturale, il PLA. Questi articoli, dopo l’utilizzo, vengono ridotti in compost negli appositi impianti industriali, perciò possono essere conferiti nella raccolta del rifiuto umido (raccomandiamo di verificare sempre le norme del proprio comune di residenza).

Attualmente in alcuni paesi dell’Unione Europea gli articoli in PLA vengono equiparati alla plastica, a causa del processo extra necessario per essere ritenuti a tutti gli effetti come rifiuto umido, in altri (come l’Italia), vengono classificati in modo differente e perciò non sono soggetti alle stesse limitazioni della plastica.

 

Marcatura

Da Luglio 2021 la direttiva richiede una marcatura standard (“plastica nel prodotto”) per una serie di articoli da packaging, inclusi i bicchieri in carta per bevande, che sono fatti parzialmente in plastica. E’ obbligatorio inserire questa marcatura chiaramente leggibile e indelebile a prescindere dalla quantità di plastica contenuta nel prodotto.

  • I bicchieri in carta venduti nei paesi dell’Unione Europea dopo il 3 luglio 2021 devono includere la marcatura
  • Fino al 4 luglio 2022, i prodotti possono includere la marcatura su adesivi
  • La marcatura deve contenere la lingua del paese in cui viene utilizzato il prodotto
  • La marcatura è obbligatoria su tutti i bicchieri in carta contenenti PE o PLA

La direttiva include anche i bicchieri in plastica, che dovranno includere una marcatura specifica che verrà applicata in tampografia.

Quali limitazioni comporta la direttiva europea?

Come riporta l’Articolo 5 della Direttiva sulle restrizioni all’immissione sul mercato, non potranno più essere immessi sul mercato alcuni prodotti in plastica monouso progettati per un singolo utilizzo e con facile propensione alla dispersione nell’ambiente, in ragione del loro volume e dimensioni (per esempio involucri per cannucce) – scarica la tabella dettagliata.

Rientrano nei divieti della Direttiva anche gli articoli in plastica oxo degradabile che Polo Plast non produce.

L’obiettivo primario della Direttiva è limitare l’immissione sul mercato di oggetti destinati al singolo utilizzo e che hanno un tempo di vita breve.

Ma un oggetto di plastica non deve necessariamente essere realizzato per venire utilizzato una sola volta: la vita di un oggetto può essere molto più lunga! Molti articoli in plastica di Polo Plast sono riutilizzabili, ovvero formulati, disegnati e realizzati per poter essere lavati dopo l’uso e quindi possono svolgere la loro funzione ripetutamente. Anche questa è una forma di riciclo!

Quando entrerà in vigore la direttiva europea?

Il termine per gli stati membri per adattarsi alle linee guida inserite nella direttiva è stato fissato per il 3 luglio 2021, nonostante ciò molti paesi (fra cui l’Italia, che ha rinviato la decisione al periodo di ottobre) ancora non hanno fatto entrare in vigore i divieti relativi a questa direttiva, posticipando ogni decisione ufficiale a data da destinarsi.